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Lo stargate (vedi omonimo film di fantascienza) è una porta, un passaggio che permette di accedere a mondi e civiltà differenti. Basta varcare un buco e via, annullando le distanze spazio-temporali, ci si trova catapultati su corpi celesti di sistemi planetari distanti anni e anni luce. Gli stargate di Itto Kuetani, scultore giapponese, non fanno passare in altri mondi ma, attraverso la potente suggestione del varco, mettono in comunicazione spazio e materia, terrestri ovviamente. I suoi varchi-stargate sono sculture, buchi circondati da candido marmo (le dimensioni e le forme dei fori sono molteplici) che interagiscono con lo spazio circostante, la materia marmo, attraverso la forma varco, dialoga con lo spazio intorno, sia esso naturale, urbano o archeologico. Le sue porte si possono oltrepassare liberamente e soprattutto toccare sperimentando così la varietà della pietra. L’approccio con le sue opere può essere giocoso, filosofico o pensoso, ma in ogni caso, la suggestione dello stargate rimane intatta e dominante. Si entra, si passa e… non succede niente, si rimane là con la netta sensazione, però, che si è passati a un momento diverso.