Fred Tomaselli mette insieme, assemblandoli in modo quasi ossessivo, paesaggi caleidoscopici, figure, uccelli, occhi, labbra, foglie (vere), piante, pillole, iconografia religiosa con illustri riferimenti alla storia dell’arte e riferimenti personali. Il suo studio è un archivio di svariati materiali, compresi gli esemplari di vegetazione (reale): baccelli, rose e crisantemi ancora nei loro vasi. Le sue figure sono descritte anatomicamente, organi e vene esposti come in un disegno scientifico. La motivazione? Proviene dal desiderio del reale incorniciato dall’artificio. La passione per il reale e il surreale, come in questo caso, lo induce al travestimento dei volatili (uccelli travestiti o rivestiti di nuovi colori), realizzata con l’ausilio dell’osservazione attenta degli uccelli che divorano briciole nel suo cortile, allo scopo di testimoniare, a suo dire, la lotta darwiniana per la sopravvivenza.