domenica 31 luglio 2011

TESTE COME PALLONI

Dalle teste pienamente luminose di Hideaki Kawashima emergono labbra piene simili a occhi di marmo e occhi (ogni ritratto ha almeno un occhio) come mandorle fuori misura. I suoi lavori, avventure nel gotico/manga, rappresentano variazioni di piccole teste arrotondate, talvolta pelate, disegnate a colori molto tenui. I capelli non sempre si vedono, talvolta si confondono con lo sfondo, oppure sono come fili di una sostanza che muta nel suo percorso, dal volto al fondo, diventando tentacolo. I volti a palloncino, trasognati ed eterei, sembrano a prima vista molto simili tra loro ma, a un’occhiata più attenta, ciascuno svela la propria caratteristica peculiarità sottoforma di emozione, rappresentata con un gusto così delicato da arrestare l’occhio che vaga.

Ci si ritrova a settembre. Adieu!