La fotografa Karen Knorr libera tigri ed elefanti nelle stanze e nei cortili dei palazzi del Rajasthan. Privati dai vincoli, in una sorta di turismo culturale, gli animali vagano nel territorio umano senza ponti tra natura e cultura, indifferenti e perfettamente a loro agio. Gli animali, vivi, vengono inseriti negli spazi architettonici, unendo la fotografia digitale con quella analogica. La Knorr celebra così la ricca cultura visiva, i miti della fondazione e le storie dell’India. Concentrandosi sul Rajasthan, utilizza luoghi sacri e profani per mettere in relazione gli spazi destinati agli uomini con quelli destinati alle donne, il patrimonio culturale indiano dei luoghi sacri e delle rigide gerarchie con mondo animale, beatamente indifferente a orpelli e divieti.