La Linea è l’omino col nasone che percorre la linea infinita di cui fa parte integrante… “Io cerco la Titina, la cerco e non la trovo”… Incede perennemente. Per esistere ed esprimersi ha bisogno di muoversi incessantemente. E’ un omino in marcia, una marcia incidentata a scopo comico. La Linea va ma non si sa dove, attraversa baratri e prende batoste, borbotta e impreca in un linguaggio incomprensibile misto a espressioni in dialetto milanese. E’ perseguitata da folgori e da sciagure ma, come tutti gli eroi e i cartoon, si rialza sempre e ricomincia ad andare. Quando la Linea è in difficoltà, per superare un ostacolo o riaversi da una catastrofe, invoca l'aiuto del suo protettore, ed ecco la mano di Cavandoli munita di penna che entra nel video, risolve il problema e gli dà nuova vita. Come un elettroencefalogramma piatto che miracolosamente si rianima, la linea torna ad essere la Linea: si risolleva e si rimette in cammino.
L’omino nasce come carosello che pubblicizza la pentola a pressione Lagostina. Il segno asciutto, lineare e ininterrotto, ottenuto levando, ricorda il design essenziale di quegli anni, i ‘60/’70. L’idea geniale del gioco grafico è di Osvaldo Cavandoli, disegnatore industriale e riservato milanese che, con triplice funzione di creatore, mentore e salvatore, risolleva la Linea affinché il suo viaggio possa proseguire da un luogo a un altro camminando e camminando, pur non sapendo che cosa l’aspetta oltre il margine della pagina, sperando forse di trovare la Titina.
La Linea è conosciuta con diversi nomi in tutto il mondo, tra i quali:
“Menő Manó” in Ungheria
“Baljum Baljum” (Баљум Баљум) nella Repubblica di Macedonia
“Bay Meraklı” (Mr. Curioso) in Turchia
“A Linha” in Brasile
“Menő Manó” in Ungheria
“Baljum Baljum” (Баљум Баљум) nella Repubblica di Macedonia
“Bay Meraklı” (Mr. Curioso) in Turchia
“A Linha” in Brasile