lunedì 27 settembre 2010

GIOCHI DI POTERE

I dipinti di Edward Del Rosario trattano temi di conquista, potere e controllo. I suoi personaggi, come figurine bidimensionali isolate dal vuoto circostante, non si collocano né in un luogo preciso, né in un tempo definito. Trasmettono tutte qualcosa di sinistro, che turba lo sguardo, forse perché nessuna emozione traspare dagli sguardi fissi e dalle pose alternativamente imperiose o sottomesse. Le ambigue figurine sono donne in vesti giapponesi, giovani dalle cui braccia spuntano rami, imperatori con non identificate corone, uomini incappucciati, fuoco, armi e mostruosi animali. I dipinti, tutti di piccolo formato e caratterizzati da precisione maniacale, sono finemente dettagliati e attentamente progettati con tecnica e stile impeccabili che rimandano alla semplicità e alla purezza degli haiku giapponesi. La delicata miniatura finemente cesellata asseconda l’imperiosa volontà di comando e di controllo sull’altro, la grazia contrapposta alla sopraffazione, secondo logiche e spiegazioni che sta a noi trovare, e contrastare.