domenica 18 dicembre 2011

OMAGGIO A POULENC


Francis Poulenc (1899-1963) compositore e pianista, originariamente dadaista, anti-romantico e anti-impressionista “…Dava un grande significato alla sincerità: era troppo innocente per essere ipocrita”. Aveva frequentazioni - Aragon, Paul Éluard, Andrè Breton, Apollinaire, Cocteau - poco consone all’èlite musicale parigina dei suoi inizi (gli anni ’20 e ’30), troppo conservatrice e poco propensa ad accettare musicisti “anticonformisti e irragionevoli” legati alle avanguardie. La sua musica assimilava autorevoli influenze: “I miei quattro compositori preferiti, i miei soli maestri, sono Bach, Mozart, Satie e Stravinskij. Non mi piace per nulla Beethoven, detesto Wagner. In generale sono veramente eclettico, ma, pur riconoscendo che l’influenza è una cosa necessaria, odio quegli artisti che rimangono sulla scia dei grandi…. non sono né un musicista cubista, nemmeno un futurista e, chiaramente, neanche un impressionista. Sono un musicista senza un’etichetta”.