Le foto di Cara Barer nascono da un incontro casuale con le Pagine Gialle. Il colpo di fulmine si trasforma in una sperimentazione mirata quando si rende conto che, dopo aver messo in ammollo i libri in una vasca d’acqua, per qualche ora, questi prendevano nuova forma e utilità. Comincia perciò a cercare altri libri scoprendo che molti di quelli che aveva in casa non le servivano più. Con questi sperimenta e lavora trasformandoli in qualcos’altro, dando loro un’altra finalità oltre che utilità. Impregna i libri nella colla, nel bronzo e nella cera, i volumi diventano materia plastica, li stropiccia e li arrotola rendendoli parte di una visione da caleidoscopio. Ecco allora che le Pagine Gialle si trasformano in fiori e farfalle di carta o, come mi piace pensare, in labirinti di libri che perdono un valore per acquistarne un altro.