lunedì 3 maggio 2010

SACCHETTI DI CARTA

La fotografa Inge Morath documenta i suoi viaggi trasmettendo impressioni in chiaroscuro. Con l’ausilio della penombra delle persiane semichiuse, coglie il profondo orgoglio del torero nel rituale della sua vestizione o il sottile compiacimento della giovane donna pettinata dall’anziana. Con la luce bianca invece esalta la solitudine della spagnola in nero. Inge Morath trasmette impressioni catturando il movimento della ballerina di flamenco o la grazia e la dedizione metodica delle danzatrici russe. Maschera volti noti o anonimi ricoprendoli con sacchetti di carta animati con nasi e bocche buffe, trasformando così personaggi forse insignificanti in maschere ironiche e surreali. Influenzata dal nemico del colore Cartier-Bresson, la Morath sonda uomini e relative culture trasmettendo impressioni in bianco e nero, padroneggia luce e ombre col fine ultimo della documentazione.
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