lunedì 21 dicembre 2009

LA MAGLIERIA MAGICA E IL CERVO

Il cervo-trofeo a mezzo punto e l’omino tubolare all’uncinetto hanno in comune la manifattura artigianale che diventa design. La lana che proteggeva l’uomo dal freddo, ora ricopre gli spazi ricreando colorate atmosfere anni ’70, responsabile della rinnovata funzione del filato è Alessandra Roveda. Le sue opere invadono lo spazio domestico a macchia d’olio e come morbide corazze rivestono tavoli, sedie, televisori, piatti, padelle, quadri e fenicotteri fino a renderli altre entità. La Roveda ingloba gli oggetti, li irretisce per ricrearli. Alcuni mantengono la loro funzionalità altri la perdono irrimediabilmente. I tubi di lana rimandano alla Maglieria Magica degli anni ’70-‘80, la scatola gialla in grado di trasformare i gomitoli in Km e Km di tubi di lana da riempire, assemblare e trasformare per lo più in comodi tappa-spifferi per finestre. Anche Frederique Morrel ricopre forme ma lo fa col mezzo punto. E così tappezza vassoi, divani, cuscini manichini e sagome di umani e animali. Certo il trofeo di caccia non è un oggetto proprio facile d’apprezzare, richiede sia un ambiente adatto che veri estimatori del genere (c’è chi non ama avere un animale defunto che lo fissa costantemente). Perciò questa della Morrel è una valida alternativa per chi preferisce una versione del cervo politicamente corretta. Attenzione, queste guaine o rivestimenti talvolta possono generare una certa inquietudine… Taluni arrivano a temere di essere inglobati nel tubo o irretiti dalla trama. Ma niente paura sia la Roveda che la Morrel non imprigionano umani, ci pensano da soli a farlo…
Alessandra Roveda

e Frederique Morrel