Quando ho ascoltato per la prima volta “Baciami la Vena Varicosa ”, non potevo credere che Clem Sacco l’avesse scritta e cantata nell’Italia dei primi anni ’60… l’avranno massacrato, ho pensato… e, in effetti, è stato così. Silurato sistematicamente dalla censura, oltraggiava il comune e meschino senso del pudore di quegli anni perché irriverente, audace e giocoso. “Non ti accontenti più del mio puro amor… sai che ti dico allor… succhiami la rotula del femore… vampira vampira vampira cha cha”, versi così sono sintomi di spirito libero e apparenza trasgressiva (le sue mise rimangono memorabili, dalle mutande leopardate alle fluenti chiome posticce), l’avrei seguito ovunque in concerto! Purtroppo non esiste un video/cinebox di questa canzone che risalga a quegli anni (e come poteva essere altrimenti?) anche se ne sono reperibili di altri suoi brani, perciò vi propongo questo a immagine fissa dotata di sorriso e ciuffo. Divertitevi… cha cha!