lunedì 29 novembre 2010

FLUSSI MIGRATORI

Soffermarsi sulle immagini di Sebastião Salgado vuol dire entrare in contatto con mondi e popolazioni lontane. Vuol dire chiarire le dinamiche dei flussi migratori di popolazione, quelli di profughi e rifugiati, di migranti verso le megalopoli del Terzo Mondo. Ma la sua rappresentazione realista di popolazioni distanti non si ferma alla semplice, dura documentazione e va oltre. Si muove tra la ricerca della purezza espressiva, compositiva e la scoperta costante della realtà, rese esclusivamente in bianco e nero, con la precisa volontà di non distogliere l’emozione dall’immagine con il colore. La doppia ricerca di Salgado, stilistica e storica, rimanda alla sua volontà di trasmettere le difficoltà che ignoriamo, d’incidere meglio nella memoria con immagini di vita e di denuncia allo scopo di dare, all’altra parte del mondo, la consapevolezza dell’esistenza di forti contraddizioni mondiali. Le sue fotografie sono cariche di un’atmosfera rarefatta, sospesa e senza tempo che permette di cogliere il particolare più profondo; sono un esercizio di reportage militante, in cui impegno sociale, civile e ricerca di perfezione tecnico-stilistica si fondono alla perfezione.