McDermott & McGough si appropriano d’immagini e oggetti di fine 19° e inizio 20° secolo, divorziano dal 21° e attuano una rivolta contro i confini del tempo cronologico. La loro immersione nell’ambiente di quell’epoca influisce sulle opere: fotografie, pitture e istallazioni alimentate dal viaggio nel tempo autoimposto riflettono la dimensione della loro vita quotidiana. Questa fascinazione li porta a praticare una serie di esperimenti che alludono alla possibilità di utilizzare la fotografia per comunicare attraverso il tempo e per avventurarsi in diversi spazi psichici. Sovvertono l’ovvio inserendo riferimenti storici per consentire al soggetto di espandersi al di fuori della sua capsula temporale e di esistere ovunque, in ogni tempo.
