
Chi guarda i suoi quadri è portato a fare un passo indietro, a fissare i frammenti inconciliabili e gli impenetrabili punti ciechi per cercare una soluzione a forme sempre sfuggenti. Lo spettatore che apprezza il movimento seducente e l’immagine, ormai disciolta, s’intrecciano così in un ritratto che diventa attivo attraverso l’esperienza del guardare.


















