Proprio così… la vita privata degli insetti. Perché pensavate che non l’avessero? Allora date un’occhiata alla serie animata Minuscule prodotta dalla francese Futurikon. Scoperta per caso e mai più lasciata, costituisce fondamentale documento sui costumi degli insetti. Gli episodi sono di 2 differenti tipologie. Quelli che si svolgono in ambiente rurale: gli insetti interagiscono tra loro e con gli elementi naturali; uniche sonorità di sottofondo sono ronzii, canti del gallo, uccellini che cinguettano e reciproci sberleffi. E poi i miei preferiti, quelli d’interno, che si svolgono in una rustica casa francese: l’insetto interagisce con alimenti di varia natura e con utensili di umana fattura quali macchina da scrivere, vetri, rubinetti, pendola a muro; unici suoni di sottofondo sono il ticchettio della suddetta pendola, gli sfregamenti delle zampe, i tonfi delle banane spappolate al suolo e i violenti urti contro i vetri. Si tratta d’insetti dalle umani pulsioni: lo smarrimento dell’ape che non riesce a uscire dal chiuso di una stanza o la frustrazione del ragno ossessionato dallo sgocciolare di un rubinetto mal chiuso… I ritmi del racconto invece sono i loro, tutto il tempo che ci vuole, l’importante è arrivare al risultato (Ah! Tenace formica, indefessa e senza cedimento, solo tu puoi trascinare una banana dopo l’altra sulla ripida scala di legno o rischiare d’essere spiaccicata pur di costruire la tua piramide di zollette). Ed è loro anche il punto di vista: vediamo come vede il ragno, tutto moltiplicato per 6 o come la mosca vede la coccinella, tutta frammentata a mosaico. E infine possiamo apprezzarne la pulsione amorosa… quella del tenace bruco che insegue la compagna in una notte di luna piena o delle due “virulente” coccinelle che litigano per l’unica femmina ancora disponibile che, annoiata, decide per un terzo. E nel caso vogliate saperne più, il sito è nell’elenco link.