Denis Darzacq esplora l’idea del corpo in levitazione utilizzando la fotografia senza i trucchi del Photoshop. Chiede a street dancers, provenienti da quartieri popolari di Parigi e Rouen, di danzare nei corridoi dei supermercati “Hypermarchè” riprendendoli poi, mentre eseguono movimenti in caduta libera. L’intento di Darzacq è quello di contrapporre la natura pop degli ipermercati, compendio del consumo di massa, ai corpi sospesi a mezz’aria e quasi spiritualmente galleggianti per dare una versione ultraterrena del consumismo. Ecco allora che i ballerini in ascesa e caduta sono vincitori e vittime (alcuni sembrano colpiti da un pugno) dell’assolutismo del commercio globalizzato. L’ironia è evidente, i dancers sembrano raggiungere l’impossibile levitazione di fronte a prodotti che promettono risultati altrettanto irraggiungibili: una casa priva di germi, capelli perfetti e una vita sottile non importa quanto mangi. Queste foto sono divertenti e allo stesso tempo inquietanti… Darzacq sta giocando con noi. Le immagini pur essendo reali (non manipolate) sono al tempo stesso irreali poiché ciò che vediamo è la frazione di secondo di un corpo in movimento, una visione impossibile da contemplare come fermo immagine nella realtà.