Il fotografo tedesco Paul Schneggenburger riesce a esplorare le dinamiche inconsce tra gli amanti addormentati. Per la sua ricerca ha predisposto uno spazio all’interno del suo appartamento nel quale ha creato un set fotografico con un letto, sfondo nero e illuminazione a lume di candela. Grazie a una macchina fotografica installata sopra il letto e a una lunga esposizione, Schneggenburger riproduce i movimenti degli amanti durante il sonno, da mezzanotte alle 6 del mattino, rivelando un groviglio di volumi sottili che svelano meccanismi profondi. Alcune coppie si sovrappongono fondendosi nel mezzo come in una nuvola bianca di corpi aggrovigliati, altre rimangono nettamente distinte, quasi sedentarie entro i propri confini come a godersi il loro sonno ristoratore. S'ignorano o, semplicemente, sono rispettose dello spazio altrui?
MULTIMODE è un raccoglitore di articoli, considerazioni, foto e altro. E' uno spazio APERTO agli amici e MULTI per argomenti, lingue scritte e opinioni espresse, multimode appunto...
domenica 24 novembre 2013
domenica 10 novembre 2013
BUBBLE
Melvin Sokolsky va oltre i confini della sua arte, la
fotografia, per esplorare la pittura, per suscitare sorpresa con l’invenzione
surreale. Privo di formazione accademica, è guidato solo dalla creatività
che lo spinge a sperimentare in maniera totalmente personale. La serie Bubble creata nel 1963 per l’edizione
primaverile di Harper’s Bazaar, nasce da un sogno generato dalla sua ossessione
(che è anche la mia) per un dipinto, il
Giardino delle Delizie di Hieronymus Bosch (in fondo al post). Un particolare del quadro (pannello
centrale, in basso a sinistra) rappresenta una coppia di amanti all’interno di una sfera.
Affascinato dal dettaglio, nel suo sogno immagina di fluttuare inglobato in una bolla trasparente. Decide di realizzare la visione, la bolla è costruita nell’arco di
dieci giorni utilizzando plexiglass e alluminio. Le sue modelle, all’interno
della sfera sospesa da una gru telescopica in varie location di Parigi, levitano
su tetti, strade e persino in sale affollate. Sokolsky sfida così i
canoni e le convenzioni estetiche della fotografia di moda, il suo stile
riflette l’influenza dell’arte surrealista, gioca con gli elementi dello
spazio, delle proporzioni e le leggi della fisica. Sono immagini che vanno
aldilà della semplice promozione di un abito o di un accessorio. Incurante
del contesto, Sokolsky opera una provocazione in contrasto
con chi afferma che la fotografia rappresenti semplicemente la realtà. Ha un’opinione
molto netta a riguardo: “La macchina fotografica è una bugiarda. La fotografia e
la pittura sono pure opinioni dell’artista”.
Iscriviti a:
Post (Atom)