John Chervinsky fotografa le interazioni tra storie di vita e ragione scientifica. Effettua un’indagine fotografica sulla natura del tempo, luce, spazio e gravità attraverso la sovrapposizione di elementi non scientifici come fiori, libri e spartiti musicali. La combinazione di provette e sveglie forma delle creazioni ingegnose e rocambolesche che svelano il rapporto tra fisica e quotidianità e, talvolta, il loro conflitto. John Chervinsky è soprattutto affascinato dal concetto di tempo ma, se si osservano con attenzione le foto, si ravvisano anche sue personali rappresentazioni di nozioni di fisica quantistica. Superando il nozionismo dei libri, enuncia principi scientifici in modo del tutto singolare e, trasponendoli poeticamente in immagine, inventa un nuovo linguaggio scientifico-creativo.