Il fotografo neozelandese John Crawford inserisce nel paesaggio, antropizzato e non, corpi nudi tra le pieghe del territorio, le traverse dei binari e i porcili rurali. Riprende dall’alto la curiosa intromissione con uno stile semplice, privo di effetti speciali e di facile comprensione. La composizione delle immagini è accuratamente studiata: le auto geometricamente e cromaticamente composte sulla griglia e perfino la leggera asimmetria nell'inserimento del corpo tra delle linee gialle, non lasciano spazio alla casualità. I corpi nudi, pur intrusi, non invadono ma completano il paesaggio con l’imprevedibilità, ricreando così un nuovo equilibrio tra tutti gli elementi.
PS. La prima foto è sempre di John Crawford e, anche se fa parte di un altro suo progetto, mi piace così tanto che ho pensato d’inserirla comunque.