lunedì 27 aprile 2009

I DUE COMMISSARI

Qui non si tratta di Basettoni e tanto meno di Montalbano, ma di Santamaria e Adamsberg. Il primo italiano e dinamico, il secondo francese e flemmatico. I due commissari operano in modo e contesti differenti arrivando comunque al punto (comune a tutti i commissari), stanare i colpevoli di omicidi più o meno efferati come quello dell’architetto Garrone (La Donna della Domenica), morto col cranio sfondato da un fallo di pietra o del misantropo Pierre Vaudel (Un Luogo Incerto) letteralmente spappolato e sparpagliato nel salotto della sua villetta. Santamaria è inventato da Fruttero & Lucentini, amici e compagni di lavoro, ironici e taglienti innovatori del giallo italiano, Adamsberg da Fred Vargas, donna col nome da uomo (il suo vero nome è Frédérique Audouin-Rouzeau), archeozoologa e scrittrice francese.
I luoghi dell’azione
Il commissario Santamaria indaga nella Torino (la città di Fruttero) degli anni ’70, mercato del Balùn e Monferrato compresi. Adamsberg lavora a Parigi, XIII arrondissement, ma le sue indagini lo portano in altri luoghi, la Serbia, l’Austria in videoconferenza o Londra.


I profili
Santamaria
(Francesco) è un vero uomo coi baffi. Siciliano e partigiano nelle valli piemontesi, finita la guerra torna a Torino. E’ un bell’uomo di una quarantina d’anni circa, delicato, impeccabile e paziente. Non è portato alla perplessità, né alla divagazione, le cose le fa subito senza starci a girare intorno. Una persona seria insomma, solido, positivo e concreto, che si muove tra i fatti. Conosce “l’ambiente”, quello della borghesia torinese, i suoi chiacchiericci e velleità, ci si muove con disinvoltura consumata. Adamsberg ha un fisico nervoso, da ballerino. Rimanere seduto per ore può incrinare la sua flemma, fargli sperimentare la strana condizione dell’impazienza o smania, da cui di solito è immune. E’ detto “spalatore di nuvole”, per le sue circumnavigazioni di pensiero, spala nuvole lassù ma quando ridiscende è veloce… Non è pauroso, per mancanza di emotività o per incapacità di prevedere. Una mancanza quasi totale di angoscia. E’ una conformazione rara: l’emotività è bassa, il desiderio per le cose attenuato, c’è fatalismo, desiderio di fuga, difficoltà con l’ambiente circostante, spazi muti. L’intuizione geniale arriva inaspettata, in genere durante le sue camminate riflessive.

Le peculiarità
Santamaria
vive nel centro storico di Torino. La Dosio (la bionda della Torino bene e moglie di un ricco industriale) quando lo vede per la prima volta pensa… serio, grande umanità, pieno di tatto, ha carattere e fermezza, non si lascia portare a spasso da nessuno e poi sa stare a tavola, magari ha un’amante… E lui l’amante fissa ce l’ha, la Jole, a Novara, una donna separata che ha una boutique di mode e con la quale è felicemente “sistemato” da diversi anni, la visita i fine settimana o quando gli è possibile. Una relazione che comporta “la schiavitù ferroviaria” come la chiama il suo collega De Palma. Certo è che questa storia non gli impedisce d'intrecciarne un’altra con la Dosio appunto, Santamaria ne è affascinato e in conflitto visto che la bionda è tra i sospettati… poi il sollievo, quando viene scagionata e finalmente il convegno amoroso, oramai libero da ombre. Adamsberg sa stirare le camicie e usa di preferenza la tazza per il caffè con l’orlo spesso. Quando posa una mano sulla testa di qualcuno, questo si addormenta, così fa con la gatta del suo giardino dopo lo sfinimento del parto. Capita anche che la gente si addormenti mentre sta parlando. Ha persino addormentato dei sospettati durante gli interrogatori. Per Danglard, suo collega, discutere con lui è come “scendere in profondità, fra pesci lenti, le melme spesse, le meduse fluttuanti, vedere contorni imprecisi e colori torbidi. Accompagnarlo troppo a lungo significa rischiare di addormentarsi in quell’acqua tiepida e affogare. In quei momenti particolarmente acquosi, è come voler discutere con gli spruzzi del mare, con la schiuma, con le nubi”… Camille, la sua non-fidanzata, idraulica, compositrice di musica e all’occorrenza camionista, vive in Normandia. E’ la madre di suo figlio Tom. Anche Adamsberg come Santamaria non disdegna l’avventura carnale, come con la locandiera del paese di Kisilova. Forse ha un altro figlio di cui non sospettava l’esistenza. Ma per saperne di più leggete il libro…