lunedì 23 febbraio 2009

LA CONTAMINAZIONE DI HEATHERWICK

Thomas Heatherwick è un designer. Classe 1970, nasce e lavora a Londra. E’ sperimentatore coraggioso a qualsiasi scala d’intervento, che sia lo spazio urbano, gli interni, l’oggetto, senza mai perdere di vista la soluzione del problema funzionale. Un suo tratto distintivo è la contaminazione globale intesa come capacità di attingere a diversi ambiti artistici e non: la scultura, la tecnologia, gli elementi naturali, l’architettura concorrono tutti alla realizzazione di un’opera unica. E poi c’è l’imprevisto, quello che non ti aspetti, come il Rolling Bridge a Londra, un ponte che si arrotola e srotola come un riccio senza aculei. Srotolato è ponte pedonale in acciaio e legno, lungo 12 m, situato all’interno di un complesso residenziale presso il Grand Union Canal. Arrotolato, tramite un meccanismo di pompe idrauliche, diventa ruota ottagonale e pregevole scultura urbana.
L’East Beach Cafè evoca l’enorme conchiglia giunta sulla sabbia, lo scoglio scuro, la grande grotta emersa sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Si tratta invece di un caffé con un lato vetrato aperto sul mare. Pareti e copertura si fondono a guscio, scolpito e modellato con andamento ondulatorio, acquatico, rivestito in metallo volutamente corroso, che rievoca la suggestione dei tavoli e degli ombrelloni arrugginiti lasciati sulla spiaggia in balia della salsedine.
Con Sitooterie II si torna al riccio, questa volta aculeato, un cubo che misura 2,40x2,40 m nell’Essex. I sottili e flessuosi aculei in alluminio sono conficcati al centro, dove risiede la sorgente luminosa. Pompata dal cuore, la luce scorre attraverso i morbidi microtubi per riversarsi infine libera all’esterno, aranciata e puntiforme, attraverso minuscole superfici trasparenti poste all’estremità degli aculei. Risultato: una scultura sorprendentemente dinamica, movimentata e modificata nella forma dagli elementi atmosferici. Luce, minuscole sfere di vetro, acqua e sottili fili d’acciaio si aggrovigliano per creare una scultura voluttuosa, Bleigiessen. Suo scenario è l’interno di un edificio di otto piani affacciati su un ampio spazio sovrastante uno specchio d’acqua. Bleigiessen è l’abbagliante illusione di una colata di metallo fuso nell’acqua.
All’interno del Longchamp Store a New York invece, Heatherwick inventa un nastro in gomma tridimensionale che si trasforma via via in pavimento, gradini e pareti. Ti accoglie in strada per poi accompagnarti ai piani superiori. Si mescola all’arredo, si fonde con lo spazio espositivo e infine fuoriesce libero sulla copertura. Si tratta di un lungo filo conduttore che attraverso le sue molteplici forme ti racconta lo spazio che stai attraversando. E ancora Heatherwick…

Zip Bag
Harvey Nichols
Plank
Vents
Terrazzo Seat B of Bang