Stare tra la folla in modo da scomparire nell'anonimato urbano è un desiderio più o meno condiviso, forse perché la folla libera l’uomo dalla faticosa spinta all'individualismo. Una volta miscelato con i passanti, su ampi viali o giù nelle lunghe gallerie della metropolitana, il singolo si conforma al ritmo della massa; seguendola, partecipa a quello che fa. L’esperienza della folla porta però il passante a mantenere il suo ego doppiamente vigile, il convivere in modo massificato fa in modo che, in alcune occasioni, si comporti in modo diverso dall'abituale... La fotografa tedesca Claudia Rogge parte dal concetto di attività di massa per realizzare foto che hanno come fonte d’ispirazione la danza, il teatro, l’opera, il circo e il corpo umano; trasmette la dualità tra individualismo e massificazione attraverso un gioco di composizioni, ripetizioni e contrasti che concorrono a formare l’intricato collage sull'annosa questione.
