neanche so io
cosa tastare piano
dove poggiare
la mano e la bocca
e sorridendo
sistemare le gambe.
neanche so io
se siamo addormentati
immaginando
desiderio o certezza.
neanche so io
così all'improvviso
se sia arrivato
o c'eravamo già stati.
neanche so io
che gusto ha il mattino
l'amaro del ritorno
o il dolce del sogno.
neanche so io
se immagino o tento
cercando dov'è e
trovando il piacere
di farsi entrare
o prendere distanza.
neanche so io
cosa tastare piano
dove poggiare
la mente e la mano
e carezzando
far finta sia vero.
neanche so io
se sia stato risveglio
o anestesia
dimentica del poi.
l'abbraccio caloroso
di un eterno niente.
così lo so io
che è l'altra la via
quella assente
mancante e smarcata.
così lo so io
come arriva vicino
senza fatica
come fosse un niente.
così lo so io
quel pochino che basta
senza mai troppo
senza mai troppo poco.
in un punto esatto
di una sagoma vuota.
* Choka, una sorta di poesia giapponese composta con un succedersi di 5-7, 5-7, 5-7, sillabe con finale 7-7