Walton Ford dipinge uccelli, scimmie e tacchini con un tocco artificioso da giardino francese. I suoi dettagliati acquerelli ricordano vecchie stampe del 19° secolo perché sono ispirati a fotografie e documenti provenienti da spedizioni scientifiche di quel periodo. Ma uno sguardo attento rivela di più. Quando Ford delinea il suo sgargiante parrocchetto unisce tragicità, precisione, bellezza e devozione. Gli animali diventano attori dinamici in allegoriche battaglie, il tacchino selvatico schiaccia il pappagallo sotto il suo artiglio. L’effetto finale, miscela di surrealismo e preziosismi ottocenteschi, collega virtuosismo tecnico e allegoria, storia naturale, citazioni d’epoca e dettagli simbolici.