lunedì 23 marzo 2009

A QUALCUNO PIACE FRED

A qualcuno piace Fred dal whisky facile Buscaglione. E non solo a causa di una conclamata passione familiare per jazz e swing che si trasmette di padre in figlio, così come la fede calcistica (forza Roma!), ma per molteplici ragioni che vanno ben oltre la questione genetica.
Le ragioni estetiche.
La sua Ford Thunderbird color lilla, i profondi occhi scuri, i baffi raffinati e una gran classe, di quelle innate, che non si acquisiscono neanche in un milione di anni.
Le ragioni artistiche.
All’inizio erano i night torinesi. Suonava il contrabbasso, il violino, il pianoforte, la tromba e cantava il jazz. Era versatile per passione e studio, al conservatorio, abbandonato dopo soli 3 anni per scarso interesse verso la musica classica e per bisogno impellente di lavorare. Dopo la guerra crea un suo gruppo gli Asternovas col quale si esibisce nei locali notturni (alcuni dignitosi altri bettole) di varie città d’Europa. Poi il vento cambia. Dalla collaborazione con l’amico Leo Chiosso, nascono le canzoni ironiche d’ambientazione proibizionistica, popolate da sciupa-femmine (Porfirio Villarosa che faceva el manoval alla Viscosa), pupe criminalmente belle e talvolta troppo passionali (Teresa non sparare!), vagamente autobiografiche (…se c’è una cosa che mi fa tanto male è l’acqua minerale…). Trovare però una casa discografica tanto coraggiosa da investire in canzoni così trasgressive e inconsuete per l’epoca era impresa disperata, ma grazie all’aiuto dell’amico Gino Latilla finalmente s’incide, con la Cetra, il 78 giri “Che bambola”, 1955, è un trionfo. Alla fine degli anni ’50 Fred Buscaglione è l’uomo del momento, la sua attività artistica diventa intensa, gira film, incide dischi, partecipa a trasmissioni televisive e poi canta nei night “Guarda che luna”, la mia preferita. Le ragioni amicali.
Era amico leale e appassionato e per questo a sua volta amato. Incontra Leo Chiosso, all’epoca studente di giurisprudenza e fervido lettore di libri gialli, al Gran Caffé Ligure, durante un’esibizione. Da quel momento (è il 1946) ha inizio la loro amicizia e collaborazione artistica che durerà per sempre. Si trasferiscono nello stesso palazzo, in due appartamenti uno di fronte all’altro. Insieme compongono canzoni giocosamente, uno annota, l’altro è al piano che trova l’accordo, trascorrono così giornate e nottate intere, dimentichi del tempo che passa, presi dal gioco creativo. E’ da questo gioco nasce il personaggio Fred. E poi c’è l’amico Gino Latilla, il generoso, che riconoscente per il successo ottenuto dalla canzone da lui interpretata, “Tchumbala-bey”, scritta da Chiosso/Buscaglione, insiste e s’impunta con il direttore della sua casa discografica per far incidere le canzoni del duo spaccone, tanto da anticipare di tasca propria le spese. E ci riesce, grazie Latilla.
Le ragioni amorose.
Fred Buscaglione era uno che le donne le amava davvero. Un’altra dote naturale. Nel 1949, all’epoca in cui girava l’Europa con gli Asternovas, in un night di Lugano incontra Fatima Ben Embarek, artista maghrebina, nome d’arte Fatima Robin’s, acrobata e contorsionista che si esibisce col padre e la sorella. Fred la corteggia senza posa e Fatima non ha scampo. Ma poi, come in una canzone di Fred, accade il dramma. Il padre di Fatima si oppone alla loro unione e i due organizzano una fuga d’amore in piena regola, in una notte di neve, su una slitta. Fatima lo affianca come compagna e cantante, fin quando gelosie e pettegolezzi, nei tempi del successo, li separano.
Poi tutto finisce troppo presto.
A qualcuno piace Fred, come potrebbe essere altrimenti?

(Grazie Wikipedia)
Hey Fred
Tu bevi da morire
Non pensi all’avvenire
Ma chi te lo fa far
Non sapete chi sono
Non sapete chi sono
Non sapete chi sono
Sono Fred
Dal whisky facile
Son criticabile
Ma son fatto così
Non credete
Non sono un debole
M’han fatto abile
E la guerra finì
Se c’è una cosa
Che mi fa tanto male
È l’acqua minerale
Miracolosa sarà
Ma per piacere
Io non la posso bere
Perdonate
Se ho il whisky facile
Son sempre amabile
Pur se bevo così
Se c’è una cosa
Che mi fa tanto male
E’ l’acqua minerale
Per star bene
Io bevo alla mattina
La nitroglicerina
Perdonatemi
Se ho il whisky facile
Son sempre amabile
Pur se bevo così
Sì sì ri sì ri
Non mi correggo
No non mi tentate
Altre persone si son provate
Scusate tanto
Se ho il whisky facile.
Se ho il whisky facile.